lettera aperta
Parrocchia dei Ss. Gervasio e Protasio
Carpenedo Mestre (Venezia)
tel. 041-5352327
Foglio parrocchiale (30 ottobre 2005)
Egli sarà il
Dio-con-loro e tergerà ogni lacrima dai loro
occhi” (cfr. AP 21, 3-4)
La festa di tutti i Santi e la commemorazione dei nostri cari defunti
ci accompagnano al cuore della fede cristiana e
“misurano”
la verità e la bellezza dei giorni della nostra vita.
…“I
SANTI” E “I MORTI”...
Carissimi/e,
ci stanno davanti la festa di “Tutti i Santi” e la
commemorazione dei nostri cari defunti. Partecipare alle Sante Messe e
far visita ai nostri cari in cimitero sono due preziosi gesti di
pietà personale per onorare il ricordo di chi ci ha amati.
Indubbiamente.
Ma questa visita corale e popolare alle tombe e, per i cristiani, la
partecipazione all’Eucarestia, gridano l’attesa
della
Risurrezione; l’attesa dell’incontro con tutti
presso quel
Banchetto dove il Signore stesso, sorprendentemente, passerà
a
servire chi avrà accettato il suo invito. Sono giorni
speciali
di “incontro” con il mistero della morte. A noi
cristiani
è chiesto di essere testimoni di un annuncio di risurrezione
e
di vita eterna, testimoni della bellezza del Vangelo,
“mostrata” in modo singolare nella vita dei Santi.
Affrontare la morte come “passaggio alla vita
eterna”
entrando nel mistero d’amore di Gesù, significa
segnare
ogni giorno della nostra vita con il senso che noi diamo alla nostra
morte.
Ss. Gervasio e Protasio, San Marco, Santi e Sante di Dio, pregate per
noi... pregate perché il Signore ci aiuti ad affrontare la
sofferenza e la morte con la forza di Vita che viene dal perdono, dalla
Carità che sgorgano dal Crocifisso Risorto.
Il Signore ci aiuti ad evitare ogni strano
“esorcismo” che
prende in giro la morte con “zucche vuote”
perché si
sta perdendo la certezza della risurrezione e la paura prende il posto
della Fede, della Preghiera, dell’Eucarestia,
dell’Amore
“per sempre”.
Santi e Sante di Dio, pregate per noi, perché la nostra
comunità cristiana e tutta la nostra Chiesa di Venezia non
si
stanchi mai di annunciare la nascita, la morte e la resurrezione di
Cristo: in esse si vince ogni paura, in esse si trova la sorgente di
ogni Speranza. In queste feste così particolarmente sentite,
ci
è data maggiore possibilità di ricordare con
umiltà e passione la nostra fede nella Resurrezione tra i
familiari, al lavoro, a scuola...
Con
gioia, nel Signore Gesù
Don
Danilo
VACANZE INVERNALI AD ASOLO PER
GLI ANZIANI
Anche quest’anno per Natale, Villa Flangini, la prestigiosa
struttura per gli anziani gestita dalla Parrocchia, apre i battenti per
accogliere una cinquantina di anziani che desiderano passare un periodo
di vacanze invernali nella bella e confortevole villa fra i colli
asolani.
Il
periodo previsto per le
vacanze invernali va dal 27 dicembre al 10 gennaio. Le prenotazioni si
ricevono in Patronato (a Carpenedo, via Manzoni 2) il 3 e 4 novembre
dalle 9,30 alle 12. A
ricevere le prenotazioni sarà
il signor Danilo e sua moglie i quali poi gestiranno pure il
periodo di vacanze alla Villa.
S.MESSA MENSILE PER TUTTI GLI
ANZIANI
Venerdì
4 novembre alle ore 10
sarà celebrata la S.Messa per tutti gli anziani della
parrocchia. Sarà per tutti una bella occasione di incontro e
di
preghiera.
S.MESSA DI SUFFRAGIO PER TUTTI
I CADUTI IN GUERRA
Sabato
5 novembre alle ore
18.30 la comunità è invitata alla S. Messa
Solenne di
suffragio per tutti i nostri parrocchiani morti per cause belliche.
Alla celebrazione parteciperanno le associazioni d’arma con i
relativi labari. Dopo la S. Messa si renderà onore ai Caduti
davanti al Monumento ove sarà deposta una corona
d’alloro.
PREGHIAMO INSIEME AL MATTINO
Per iniziare insieme la giornata accogliendola dalle mani del Signore,
tutti coloro che vogliono (e possono) sono invitati alle ore 7.30 in
chiesa per pregare le LODI. Pregheremo con i salmi e ascoltando la
Parola di Dio. La preghiera (di un quarto d’ora)
terminerà
alle ore 7.45.
Accompagneremo in questo modo tutta la nostra comunità nel
momento dell’avvio del nuovo giorno. L’appuntamento
è dal lunedì al sabato, esclusi i giorni festivi.
RIPARTE L’OPERAZIONE AUCHAN
Anche quest’anno il Supermercato si è rivolto alla
nostra
parrocchia per il servizio di confezione dei pacchi di Natale. Abbiamo
risposto che ci saremmo impegnati ancora una volta perché
tutto
si svolga nel modo migliore. Spero quindi che tutti coloro che hanno
lavorato lo scorso anno tornino a farlo con entusiasmo, coinvolgendo
anche persone nuove perché, come ben sapete,
c’è
bisogno di tante presenze per coprire tutti i turni dal 27 novembre al
31 dicembre.
Don Danilo ci ha dato la possibilità di incontrarci, come lo
scorso anno, al don Vecchi per una cena il 19 novembre alle ore 19,30.
Contatterò tutti personalmente per avere il numero delle
adesioni. Da sola non posso far niente. Confido quindi nella vostra
generosità e disponibilità, ben sapendo che il
modo
migliore per prepararci al Natale è dare il nostro aiuto ai
poveri.
Giuliana Vivian
Tel. 041613231
DIALOGANDO CON MARIA SULLA
RISURREZIONE
(tratto dal libro di fratel Carlo Carretto)
Credere alla risurrezione di Gesù significa credere senza
vedere.E anche io voglio credere senza vedere: come te.
Non voglio più sentire il bisogno di vedere: meglio, non lo
chiedo più. Sovente quando sono davanti al Tabernacolo dico:
« Io credo, Gesù, alla tua presenza nel Pane
Eucaristico
».
Poi mi dico: cosa capiterebbe se il Tabernacolo si aprisse e
Gesù mi rivelasse la sua Presenza in altro modo? Se mi
comparisse sotto il segno dell’uomo Gesù come io
cerco di
immaginarmelo quando penso a Lui? Ecco cosa capiterebbe. Mi volterei
dall’altra parte e gli direi: No, non ho bisogno di altro
segno,
mi basta il segno del Pane. Un altro segno mi turberebbe. No, non lo
voglio. Potrebbe essere un inganno della mia sensibilità.
Invece
nella fede mi sento sicuro e ti dico, nello Spirito, che è
il
tuo Spirito: «
Credo alla tua
risurrezione dai morti. Credo alla tua Presenza
nell’Eucaristia».
No, fratelli, è inutile cercare altrove: non troverete.
L’unica cosa seria è la fede. Gli stati
d’animo vi
indeboliranno, il sentimentalismo e la fantasia vi renderanno fanatici,
le visioni non vi convinceranno, la ricerca dello straordinario vi
alienerà dal reale, le madonne che piangono.., non vi
aiuteranno, ogni scorciatoia vi condurrà alla superstizione.
L’unica cosa che resterà è la fede.
Ed è per fede che io credo alla risurrezione di Cristo.
E quando credo sono invincibile: «
Questa è la
vittoria che vince il mondo: la nostra fede»
(cfr. I Giovanni 5, 4).
Maria, ripetimelo tu: Cosa capitò quella mattina? Fu facile
alla
nascente, a Pietro, agli apostoli, ai discepoli convincersi che Cristo
era risorto? E da cosa veniva la convinzione? Dall’aver
visto? E
perché non credettero alle donne che avevano visto? (cfr.
Luca
24, 11). Dall’aver visto?
Che cosa ha visto se perfino la Maddalena scambiò il
Gesù per l’ortolano? (cfr. Giovanni 20, 15).
Dall’aver visto?
Com’è possibile vedere quando si passa una mezza
giornata
assieme sulla strada di Emmaus senza riconoscerlo? (cfr. Luca 24, 16).
No, non è con gli occhi che si vede la risurrezione di
Cristo:
è nella fede. Gli occhi sono troppo ingannevoli, semmai
vedono
il segno.
Sarà più facile della parola? Certamente.
Soprattutto quando la parola è Parola di Dio: « E
cominciando da Mosè e da tutti i profeti spiegò
loro in
tutte le Scritture ciò che si riferiva a Lui »
(Luca 24,
27).
Ma anche nel caso della Parola ci vuole la fede perché
è nella fede che Dio rivela la sua presenza.
« E lo riconobbero allo spezzare del Pane. Ma Lui
sparì dalla loro vista » (Luca 24, 30-31).
È nella fede l’incontro con Dio. È
nella speranza
il suo abbraccio vitale. È nella carità
l’esperienza di Dio.
E la fede è oscura. La speranza è dolorosa. La
carità è crocifissa. Aiutami, Maria, a credere.
Dimmi cosa vuole dire credere alla Risurrezione di tuo Figlio.
Ecco te lo dico e non dimenticarlo.
Quando vedrai la tempesta schiantare la foresta e i terremoti scuotere
la terra e il fuoco bruciare la tua casa di’ a te stesso:
credo
che la foresta si rifarà, la terra tornerà nella
sua
immobilità e io ricostruirò la mia casa.
Quando sentirai rumori di guerra e gli uomini moriranno di paura
attorno a te « e si solleveranno popoli contro popoli e regni
contro regni » (Matteo 24, 7), di’ a te stesso con
estremo
coraggio: «Gesù mi aveva avvertito ed aveva
aggiunto:
“Non temete, alzate il capo perché la liberazione
è
vicina” » (Luca 21, 28).
Quando il peccato ti stringerà alla gola e ti sentirai
soffocato
e finito, di’ a te stesso: « Cristo è
risorto dai
morti ed io risorgerò dal mio peccato ».
Quando la vecchiaia o la malattia tenterà di amareggiare la
tua
esistenza, di’ a te stesso: « Cristo è
risorto dai
morti ed ha fatto cieli nuovi e terra nuova ». Ma non basta.
Credere al Cristo risorto significa ancora qualcosa.
Significa per suor Teresa di Calcutta sollevare il moribondo e per te
fare altrettanto. Significa per Luther King affrontare la morte e per
te di non aver paura di affrontare la morte per i tuoi fratelli.
Significa per l’Abbé Schultz, il Priore di
Taizé, aprire il suo convento alla speranza e per te di
aprire la tua casa alla speranza.
Ogni missionario che parte è un atto di fede nella
Risurrezione.
Ogni lebbrosario che si apre è un credo nella Risurrezione.
Ogni trattato di pace è un atto di fede nella Risurrezione.
Ogni impegno accettato è un atto di fede nella Risurrezione.
Quando perdoni al tuo nemico. Quando sfami l’affamato. Quando
difendi il debole credi nella Risurrezione. Quando hai il coraggio di
sposarti. Quando accetti il figlio che nasce. Quando costruisci la tua
casa credi nella Risurrezione. Quando ti alzi sereno al mattino. Quando
canti al sole che nasce. Quando vai al lavoro con gioia credi nella
Risurrezione.
*
* *
Credere nella Risurrezione significa permeare la vita di fiducia,
significa dar credito al fratello, significa non aver paura di nessuno.
Credere nella Risurrezione significa pensare che Dio è
padre,
Gesù tuo fratello ed io, Maria, tua sorella e, se vuoi, tua
Madre.
IL RITROVO
CANZONI DEI VECCHI TEMPI
Sabato
5 novembre alle ore 15 il
sig.
Enzo
Ferraresi, accompagnato dalla
sua chitarra elettrica, allieterà il pomeriggio con canzoni
e musiche dei vecchi tempi.
CASTAGNATA A VILLA FLANGINI
Per
il giorno 8 novembre il
Ritrovo ha organizzato l’annuale castagnata a Villa Flangini
con questo programma:
Ore 14
- appuntamento in piazza Carpenedo, di fronte alla banca.
Ore
15 - S. Messa celebrata da
Don Danilo nella chiesa di Riese, paese natale di Papa Sarto.
Ore
16 - castagnata in Villa e
rientro circa per le ore 19.
Le
prenotazioni si ricevono al Ritrovo.
VISITA A VENEZIA
Giovedì
17 novembre il
Ritrovo organizza una visita al sommergibile della Marina Militare
presso l’Arsenale di Venezia, con partenza alle 9.30 da
Piazzale
Roma (biglietteria ACTV)
Si visiterà anche il Museo Navale; la visita sarà
guidata dal prof. Mario Carraro.
È
assolutamente necessario prenotare, con documento di
identità, quattro giorni prima presso il Ritrovo.
COLORI SULLA TAVOLOZZA
di don Danilo Barlese
Terzo colore
ESPERIENZA DI MISERICORDIA E
SACRAMENTO DELLA RICONCILIAZIONE
Quando
era ancora lontano il padre lo
vide e commosso gli corse incontro, gli si gettò al collo e
lo
baciò. Il figlio gli disse: Padre, ho peccato contro il
Cielo e
contro di te, non sono più degno di esser chiamato tuo
figlio.
Ma il padre disse ai servi: Presto, portate qui il vestito
più
bello e rivestitelo, mettete gli l’anello al dito e i calzari
ai
piedi...(Lc 15,20-22).
Sogno una comunità cristiana che sperimenta sempre
più la
Misericordia di Dio e ne diventa testimone. Ascoltare la Parola di Dio
in famiglia, vivere l’Eucarestia alla Domenica, essere
perdonati
dagli amici o da persone care, ricevere spesso il Perdono di
Gesù attraverso il Sacramento della Riconciliazione, fa
sperimentare, fin da bambini, l’abbraccio
misericordioso di
Dio: è questo che fa maturare uno sguardo benevolo e
misericordioso su me stesso e sulle persone con cui condivido le
giornate.
Perdonare è divino. E noi riceviamo in dono questa
capacità se riconosciamo i nostri peccati, ci lasciamo
perdonare
da Dio e facciamo traboccare sugli altri questo enorme amore ricevuto.
Non c’è parrocchia senza perdono. Non
c’è
famiglia senza perdono. Non ci sono relazioni umane senza perdono. Il
volto del Padre di Gesù è il Volto di una
misericordia
infinita e sorprendente.
Dice Sant’Agostino contemplando Gesù e
l’adultera
dopo che tutti si sono allontanati: “Sono rimasti in due: la
Misera e la Misericordia”. Questa sarà
l’ultima
Parola della storia.
(continua)
IL VANGELO A... MODO MIO
di Plinio Borghi
XXXI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO:
Uguali in Cristo
In un mondo di esaltati in cui il valore predominante è lo
status symbol, in cui siamo tutti condizionati dalla frenesia di
prevalere, a tutti i costi, in cui il denaro serve per non farci
mancare niente, neanche l’esperienza della cocaina, come
abbiamo
appreso da una trasmissione di Mentana qualche settimana fa, quando ha
parlato della sua diffusione a tutti i livelli, nessuna categoria
esclusa, essendo anche questa diventata uno status symbol; in un mondo
in cui l’autoesaltazione parte dal momento in cui ci
guardiamo
allo specchio al mattino e ci diciamo: “Sono una bella
persona” e non appena usciamo fra gli altri ci guardiamo
intorno
e diciamo: “Sono il migliore”; in un mondo in cui
non
riteniamo di essere uguali ad alcuno, in cui nemmeno la giustizia
è uguale per tutti, perché
c’è sempre
qualcuno per il quale è “più
uguale”; in un
mondo in cui il termine fratello è un nome astratto che fa
solo
rima con coltello, andare a raccontare che solo chi si umilia
sarà innalzato e che il nostro momento di esaltazione
è
solo una croce, sulla quale chi ci insegna queste cose è
stato
letteralmente innalzato a tutti gli effetti, è pura follia.
Poffarbacco, si vive una volta sola! Perché toglierci anche
la
gioia di autodistruggerci? Perché non consentirci di
mostrare
agli altri la faccia che vogliamo? E diamine, un po’ di
privacy
ce la volete concedere o dobbiamo giocare al ribasso spogliandoci di
tutto, solo perché un giorno, forse, ci sarà una
ricompensa? E le garanzie chi ce le da? Forse quell’uomo
appeso
sulla croce? Ma dai!! Ebbene, quell’Uomo e la sua Chiesa
hanno
oggi il coraggio di proporci un paio di letture, che nemmeno i
più acerrimi anticlericali sarebbero stati in grado di
inventare, e con una faccia, che, se non fosse quella di
Gesù,
sarebbe ben tosta, invita chi ricopre posti di
responsabilità,
anche nella Chiesa, a compiere una bella autocritica e gli altri a
seguirne comunque gli insegnamenti, ma non i comportamenti se questi
sono difformi. E si perita anche di elencare quali sono i difformi:
Legano
infatti pesanti fardelli e li impongono sulle spalle della gente, ma
loro non vogliono muoverli neppure con un dito. Tutte le loro opere le
fanno per essere ammirati… amano posti d’onore nei
conviti, i primi seggi nelle sinagoghe e i saluti nelle
piazze….
Ma che bello spaccato di attualità! La prima lettura, tratta
da
Malachia, è ancor più pesante e Dio se la prende
direttamente con i sacerdoti che tutto fanno fuorché
glorificare
il suo nome.
Bell’esempio di autocritica, sulla quale nessuno tuttavia si
sogni di fare dell’ironia. Per fortuna San Paolo, come
sempre, ci
indica il modo corretto di fare apostolato, che è quello
dare
anche la propria vita, oltre alla buona novella, purché al
Signore nulla, per quanto possibile, venga sottratto. Il richiamo
però vale per tutti e la vita è breve. In
rapporto
all’eternità, è un batter di ciglia.
Poi tutto il
nostro sussiego, tutta la nostra ipocrisia, tutta la nostra
presuntuosità saranno i pesi che ci faranno precipitare in
basso, molto in basso. Se invece saremo stati tutti uguali
come
fratelli in Cristo e sul suo esempio avremo speso la nostra vita alla
sua sequela, grande sarà la nostra ricompensa.
E qualcuno non pensi di fare come il ricco Epulone, perché
di
là non c’è più trippa per
gatti.
Chi si
innalzerà sarà abbassato e chi si
abbasserà sarà innalzato.
Sic dixit!!
DUE PESI E DUE MISURE
Del tutto incomprensibile e fuori luogo il buonismo di giornalisti,
opinionisti, caporedattori, notabili vari nei confronti di Lapo Elkann
che, almeno per ora, è purtroppo uno dei tanti
tossicodipendenti
con qualche “vizietto” aggiunto.
Tanto buonismo, tanto duolo non trova spazio ed espressione quando in
pericolo di vita per overdose, anziché l’arcinoto
Lapo
viene a trovarsi la figlia della pensionata X o il figlio del benzinaio
Y. Troppo spesso in questi casi per i media la parola
d’ordine
è “demolire”, fare notizia in negativo:
l’audience è assicurato come assicurato
è
l’aumento della tiratura delle copie.
Come volontaria del Centro Italiano Studi AIDS (C.I.S.AIDS) ho
conosciuto un discreto numero di ex tossico-dipendenti. Ho percorso al
loro fianco un tratto della loro vita. Di altri ho conosciuto le
sofferenze della malattia conseguente a quella grave, irresponsabile,
deprecabile, immotivata, ingiustificata scelta.Sia per i redenti che
per gli irriducibili quanto per chi non c’è
più, il
peso più grande, il fardello a volte insopportabile, spesso
motivo di nuove cadute è stato il disprezzo, il vuoto,
l’isolamento con cui hanno dovuto convivere e quotidianamente
confrontarsi.
Tutto ciò per il giovane Lapo non sarà. Che il
rampollo
della ricca, celebrata, arcinota, osannata famiglia, possa presto
liberare la sua testa dalla molta segatura che la riempie.
Che grazie alla materia grigia di cui dispone (non ne serve
quantità eccessiva) realizzi la gravità del
pericolo
passato e, grato di ciò, sappia cogliere le giuste,
“sane”, positive, future opportunità che
la vita non
mancherà di offrirgli solo che lui lo
voglia.
Luciana
Mazzer Merelli
IL PRESEPIO DEI CASONI
Quest’anno il presepio è ambientato in un
paesaggio
dell’inizio novecento,quando nelle nostre campagne e nelle
nostre
isole molte delle dimore dei nostri contadini e dei nostri pescatori
erano coperte di canne palustri; tempi poveri quei tempi!
Quest’anno al solito Gruppo degli “amici del
presepe”, che sta battendo alla grande gli altri costruttori
di
presepi della città, s’è aggiunta una
donna: Elena
Pizziol, la quale cura l’allestimento degli interni dei
casoni
del presepio 2005. Ci abbiamo messo tanto, ma finalmente la nostra
comunità si sta piazzando nelle primissime posizioni,se non
da
apristrada.
VIAGGIO AD ORVIETO, ROMA,
ASSISI DAL 10 AL 13 0TTOBRE
Davvero intense le emozioni provate dai 50 partecipanti al viaggio,
impegnati in varie attività parrocchiali: Coro, Bottega
Solidale, Magazzini S. Martino e S. Giuseppe, Centro don Vecchi,
Ritrovo. Guidati da Mario Carraro, Paolo Tavolin e da P. Antonio
Benetti, missionario saveriano, nostra guida spirituale, come prima
tappa abbiamo riscoperto il Duomo di Orvieto, nell’anno
dedicato
all’Eucarestia. “Sine dominico, non
possumus” (senza
la celebrazione domenicale non possiamo vivere): è stato
l’argomento su cui abbiamo riflettuto mentre ci avvicinavamo
alla
meta. Giornata splendida, visita attenta e curata. Il giorno dopo
abbiamo dedicato la mattinata alla visita alla basilica di S. Pietro,
ed in particolare abbiamo sostato in preghiera davanti alle tombe dei
papi Giovanni Paolo I, Paolo VI, Giovanni Paolo II, e agli altari dove
sono venerati il Beato Giovanni XXIII e S. Pio X. La mattina del
mercoledì è stata caratterizzata
dall’indimenticabile udienza con papa Benedetto XVI: abbiamo
festosamente salutato quando è stata nominata la parrocchia
dei
SS. Gervaso e Protasio di Carpenedo. Il pomeriggio ha avuto il clou
nella visita alla Camera dei Deputati e nel saluto e
l’incontro
con l’on. Casini, presidente della Camera. Giovedì
in
mattinata siamo giunti ad Assisi, dove abbiamo rivissuto la vita di S.
Francesco riascoltando il Cantico della natura ed ammirando la sua
storia tramite gli affreschi di Giotto.
Ogni giorno abbiamo celebrato l’Eucarestia.
Indimenticabili le emozioni provate ammirando dal vivo opere immortali
spiegate e “lette” con particolare cura, come ad
esempio,
“la vocazione di Matteo” di Caravaggio, il
“Mosè” di Michelangelo, i mosaici di S.
Maria in
Trastevere, la “predica agli uccelli di S.
Francesco”
di Giotto. Un ultimo ma significativo gesto da segnalare: al
momento di restituire ad ognuno i soldi avanzati, tutti hanno scelto di
destinarli a P. Martino, missionario saveriano che opera in condizioni
difficili in Cina. La somma totale è già stata
consegnata
personalmente al padre di passaggio in Italia.
… LO SPILLO
…
“HALLOWEEN”
Da alcuni anni si è diffusa in Italia la moda di celebrare
Halloween, festa semi-carnevalesca, legata impropriamente alle streghe.
Le maestre elementari fanno a gara a proporre spettri, maghi, vampiri e
mostri. Ma diciamo le cose come stanno: Halloween letteralmente
significa “Vigilia di Ognissanti”, eppure
sull’onda
della New Age si tirano fuori i Celti e si dice che il cristianesimo
avrebbe trasformato la festa pagana di Samain in Ognissanti. Samain o
Samuin è il nome gaelico di un mese che corrisponde
più o
meno a novembre: la festa è citata ma non descritta per la
prima
volta in un testo irlandese detto prosaicamente “La mucca
grigia” del 1100. Altro che preistoria! Ognissanti
è una
festa cristiana, portata negli Stati Uniti dagli irlandesi e dagli
scozzesi. Si ricordavano nella notte di Halloween i martiri, in una
celebrazione che anticipava la festa del 2 novembre, quando ogni
famiglia ricordava i propri defunti. Il cristianesimo ha rivoluzionato
il rapporto coi defunti: mentre i pagani seppellivano i morti lontano
dalla città, in quanto ne avevano timore e li sentivano
contaminanti, i primi cristiani hanno venerato i corpi dei santi,
costruendo su di essi gli altari e poi le chiese e i villaggi. Il
ricordo dei defunti è stato posto dai Padri della Chiesa nel
periodo autunnale, quando anche la natura sembra appesantita da un
sonno mortale e i giorni si accorciano fino al solstizio
d’inverno. Le tradizioni popolari collegano al periodo
autunnale
riti propiziatori.
È certo che in ambito celtico e gallico si celebravano i
defunti
e si consacrava un giorno alla loro rievocazione, anche se non esistono
testimonianze storiche scritte. I riti riguardavano la natura, il cosmo
e la comunità dei vivi e dei morti. I bambini indossavano
maschere rappresentando, nel grande dramma cosmico e sociale, la
continuità della vita. Ecco il perché delle
maschere
spettrali: i bambini impersonano per un giorno i “poveri,
pallidi
morti” come dice una ballata irlandese: in nome dei defunti
chiedono i dolcetti che nell’Italia centro-meridionale si
chiamano espressamente “ossa di morto” o
“fave di
morto”. Le zucche illuminate, utilizzate fin dalla remota
romanità, simboleggiano sia la fecondità (per via
dei
numerosi semi, che alludono alla rinascita) sia la luce che
guiderà i morti nel loro ritorno nel regno
dell’Ade. In
Sicilia è viva la tradizione secondo cui sono i defunti a
portare regali ai bambini. Durante la “fiera dei
morti”,
tra riti e celebrazioni, si vendono i dolci che i bambini troveranno ai
piedi del letto il 3 novembre. Perché allora oggi si celebra
Halloween in discoteche fracassone, si evocano streghe e demoni,
vampiri e spettri? Si tratta di un vero e proprio processo di
«desacralizzazione» che l’ambiente
consumistico e
materialista americano sta imponendo da vari anni . Va ricordato che il
neo-protestantesimo americano nega il culto dei santi, lo combatte e lo
demonizza. Nell’Ottocento, dimenticato il rapporto coi santi,
obliato il ruolo delle maschere legate alla rievocazione dei defunti,
resta un pasticcio neostregonesco, un’evocazione ambigua di
forze
maligne, una moda horror, sulla spinta del romanticismo deteriore. A
tutto questo da almeno 10 anni si è sovrapposto il revival
della
magia paganeggiante, della stregoneria New Age,
dell’occultismo e
del satanismo.
È quindi accaduto che una festa cristiana sia diventata
pagana e
non viceversa. Non a caso i fondatori della neo-stregoneria inglese ed
americana hanno «scippato» alla
cristianità la festa
di Ognissanti per farne una ricorrenza dei Sabbah. Si tratta di
un’invenzione bella e buona, dato che in nessun testo di
magia
storicamente corretto risultano rituali magici eseguiti il 1°
novembre. Secondo le tradizioni di moltissimi popoli primitivi, i morti
vanno pacificati e mai evocati inutilmente. Ma alcune zelanti maestrine
e capi-condominio fanno a gara a evocare streghe e spettri. Adesso
anche la Sisal ha inventato una lotteria legata ad Halloween. Per non
parlare delle discoteche che lucrano su diavoli, streghe, fantasmi. Non
a caso i satanisti celebrano i loro riti ad Halloween. La festa
così concepita si configura inconsapevolmente come un
sortilegio
laico, una sorta di rituale di necromanzia mercantile molto kitsch.
È un folklore da fast food, condito con salse piccanti e
dolciastre e corredato da un mostriciattolo di plastica. È
giusto chiederci: che ne sarà della salute mentale e
digestiva
dei nostri bambini?
Cecilia
Gatto Trocchi
dall’Avvenire
di sabato 23-10-2002 pagina 23
RASSEGNA DI CANTI FOLK
Con
domenica 6 novembre
avrà luogo la tredicesima rassegna triveneta di cori di
canto
popolare. Col prossimo numero di “lettera
aperta”
forniremo l’elenco completo dei quattro cori che si
esibiranno
nei pomeriggi delle quattro domeniche di novembre nella sala
Lux.
Ad organizzare la rassegna quest’anno è stato
chiamato
Tito
Baroni che sostituisce la
signora Wilma Jesurum, mancata l’estate scorsa.
BOTTEGA SOLIDALE
10/9
- Il panificio Pomiato ha
inviato 15 sacchi di pane. Il Panificio L’Arte di Valerio ha
offerto 3 sacchi di pane. Il Panificio Anzanello ha donato kg. 18 di
pane e 25 brioches.
12/9
- La
Ditta Zanin Catering, che fa capo alla pasticceria Zanin, ha consegnato
alcuni chilogrammi di filetto di manzo cotto, mezzo prosciutto crudo,
mezza “sopressa” e alcuni sacchi di panini dolci e
non. Il
panificio Vanuzzo ha offerto 3 sacchi di pane.
13/9
- Una notevole quantità di verdura e frutta è
giunta dal
Mercato Ortofrutticolo di Mestre. Il panificio di N. Anzanello ha
offerto kg. 25 di pane, 3 di pasticceria e 23 brioches. Il panificio
Pomiato ha inviato 15 sacchi di pane. Il panificio l’Arte di
Valerio ha donato 3 sacchi di pane e pizza.
14/9
- Tutte le Ditte che operano al Mercato Ortofrutticolo di Treviso hanno
elargito una grande quantità di frutta e verdura. Il
panificio
Vanuzzo ha donato 3 sacchi di pane. Il panificio La Città
del
Pane di Mogliano ha consegnato 3 sacchi di pane di giornata.
15/9
- Al Mercato Ortofrutticolo di Venezia il furgoncino ha raccolto una
notevole quantità di verdura e frutta, omaggio delle Ditte
ivi
operanti. Il panificio di N. Anzanello ha elargito kg. 30 di pane, 2 di
pasticceria e 25 brioches. Il panifico Pomiato ha inviato 15 sacchi di
pane. Il panificio l’Arte di Valerio ha offerto 3 sacchi di
pane.
16/9
- Dal Banco Alimentare di
Verona sono giunti: kg. 2.088 di pasta, 400 di riso, 560 di burro, 130
di omogeneizzati e lt. 4.920 di latte. Il panificio Vanuzzo ha offerto
3 sacchi di pane appena sfornato.
SETTE GIORNI IN PARROCCHIA
I CANTI DEL CORO SU INTERNET
Nell’ambito del programma di diffusione dei materiali dell’
“Editrice Carpinetum”, sotto licenza “Creative
Commons”, informiamo che nella sezione cultura del nostro sito
Internet sono scaricabili in formato MP3 le esecuzioni contenute nel CD
del trentennale della Corale Carpinetum. Pur senza pubblicità
l’iniziativa ha già riscosso un buon successo: ogni giorno
utenti da tutto il mondo “scaricano” i canti del nostro
coro!
ASSISTENZA PER GLI ANZIANI
Non tutti sanno che, avendo bisogno di assistenza per un anziano, ci si
può rivolgere alla nostra Comunità. Ormai da molti anni
funziona in parrocchia un servizio denominato “Senior
Service” che gratuitamente mette in contatto le famiglie che
hanno necessità di assistenza per un proprio anziano con le
persone che si offrono a farla. Questo ufficio è aperto dal
lunedì al venerdì , dalle ore 15,30 alle 17,30 presso il
Centro Don Vecchi a Carpenedo. Il numero telefonico è il
seguente: 041-5353205. Offrono gratuitamente la loro opera una ventina
di volontari coordinati dal dottor Giampiero Perdon. Ogni giorno
sostano in attesa di essere assunte, con regolare contratto di lavoro,
anche molte signore della Moldavia e dell’Ucraina che sono
in attesa davanti all’ufficio. Il “ Senior Service”
intende dare alle famiglie quante più informazioni
possibili e di suggerire le persone più indicate.
INCONTRO DEI VICARIATI DI CARPENEDO E DI FAVARO
Giovedì 13 ottobre ha avuto luogo nella sala Carpineta del
Centro Don Vecchi un incontro di tutti i sacerdoti dei vicariati di
Carpenedo e di Favaro. Nell’intervallo la direzione del Centro ha
offerto un piccolo rinfresco agli ospiti.
IL ROSARIO SERALE AL DON VECCHI
Da quando ha iniziato il suo servizio di assistenza spirituale al
Don Vecchi, don Armando recita ogni sera alle ore 20,30 il santo
rosario per i residenti. Già una quarantina di persone si
raccoglie assieme, come una bella famiglia cristiana, per recitare ogni
sera il santo rosario.
IL VECCHIO CARLO
Il vecchio Carlo, il cui onomastico ricorre venerdì 4 novembre,
festa di San Carlo, ha offerto il pranzo anche quest’anno a 60
anziani del Ritrovo e del Centro Don Vecchi presso il Senior Restaurant.
FESTA DEI PASSAGGI
Con l’inizio di novembre avrà luogo la festa dei
“passaggi” scout. Con questa cerimonia gli scout
s’inseriranno nel gruppo relativo alla loro età ed
iniziano ufficialmente l’anno sociale. Ci auguriamo che i 200
scout delle unità che vivono in parrocchia possano vivere un
anno veramente costruttivo e fecondo.
CONTO CORRENTE NEL “L’ANZIANO”
Nel numero di novembre della rivista “l’Anziano”, che
è inviata a tutti i membri della terza età, è
stato inserito un bollettino di conto corrente in modo che i lettori
possano avere l’onore di concorrere alle spese del periodico.
BENEDIZIONE DEI 200 ALLOGGI DEL DON VECCHI
Don Armando ha iniziato a visitare i 200 alloggi, e i relativi ospiti
presenti al Centro don Vecchi. Ogni giorno visiterà una decina
di gruppi familiari. Di certo non saranno più le 2450 famiglie
che ha visitato ogni anno per 34 anni di seguito, comunque vuole essere
un segno di attenzione e di incontro con tutti i 230 residenti al
Centro. La visita contribuirà a stabilire un ulteriore contatto
di conoscenza e l’opportunità offerta al sacerdote per
raccomandare al Signore questi suoi figli.
LA NUOVA LEVA DEI CHIERICHETTI
Nella domanda di iscrizione al catechismo i ragazzi hanno avuto modo di
indicare se avevano desiderio di entrare nel gruppo dei chierichetti e
un certo numero ha dato la propria adesione. In settimana la proposta
verrà fatta in maniera più esplicita ai ragazzi di 2^ di
3^ di 4^ e di 5^ elementare e fra due settimane tutti quelli che
avranno aderito saranno convocati per il corso di preparazione
specifica e l’otto di dicembre riceveranno ufficialmente la
tunica mentre quelli che hanno già fatto un anno di
servizio riceveranno la croce di legno.
PER GLI HANDICAPPATI DI SARMEOLA
Gli scout che recapiteranno le lettere d’invito per la S.Messa di
suffragio dei defunti di ogni famiglia, offriranno pure a tutte le
2450 famiglie della parrocchia il calendario offerto
dall’Istituto della Divina Provvidenza di Sarmeola che ospita
più di 200 disabili del Veneto. Gli scout non sono autorizzati a
ricevere alcuna offerta perché ogni famiglia possa farlo
direttamente ad una struttura così altamente benefica. Ci
permettiamo di dire che non c’è carità più
sicura e più ben fatta di quella offerta agli handicappati di
Sarmeola.
IN MEMORIA
In suffragio di Gaetano €10 – 50€ in memoria dei
defunti Giorgio e Graziella – 10€ in suffragio di Maria
– La famiglia Vanore ha offerto 25€ per ricordare il caro ed
indimenticabile papà Antonio – La sorella e il cognato
della defunta Ines Galletti hanno offerto 50€ per ricordare la
loro cara, deceduta ormai molti anni fa – 15€ in ricordo di
Italo – 10€ in memoria di Francesca Cuccia – 10€
in suffragio del defunto Gino – 10€ in memoria di Ferdinanda
Novello ad un mese dalla scomparsa – La signora Giovanna Bazzo ha
offerto 20€ in ricordo di Dosetta e dei defunti della sua famiglia
– 20€ in memoria di Adriano – Sono stati offerti
40€ in memoria del marito Guido e del figlio Mirco –
È stata fatta un’offerta in ricordo di Ettore e Francesco
Pistollato – 10€ in ricordo di Norina, Giorgio, Luigi e
Angela Carraretto – Marco e Annamaria Doria, in occasione del
sessantasettesimo compleanno del loro amatissimo caro Giulio, hanno
messo a disposizione di don Armando 100€ per opere di bene –
Sono stati offerti 50€ in suffragio di Attilio Curiel –
10€ per ricordare Mirco – 30€ in memoria della defunta
Vera – 40€ in memoria di Giovanni – 20€ in
ricordo di Andrea, Ada e Guglielmo da parte della signora Gelisio -
Sono stati offerti 15€ in suffragio della defunta Maria –
10€ per ricordare Donato – 10€ in ricordo dei defunti
della famiglia Sammartino - 25€ per una Santa Messa di suffragio
per i defunti Mario e Maria.
OPERE DI BENE
La signora Chin, concittadina che qualche mese fa ha perduto il marito,
ha portato in parrocchia 169 dollari da destinarsi alle missioni.
Questa somma è la risultante di monete straniere che i coniugi
Chin avevano avanzato durante i loro viaggi all’estero e che la
signora, riordinando le cose del marito, ha scoperto e quindi destinato
ai poveri assistiti dai nostri missionari. Il denaro è stato
consegnato a don Danilo che lo invierà a Suor Laura Piazzesi,
missionaria nelle Filippine.
BATTESIMI
-Mercoledì 21 settembre:
Giacomo
Costantini, Ginevra Assunta Girardo, Michele Bellè, Carlotta
Serena,
-Domenica 25 settembre:
Alberto
Grecco, Belinda Biancheri.
-Sabato 1° ottobre:
Alessandro De
Gregorio.
-Domenica 9 ottobre:
Francesca
Vigoroto, Dario Munaretto.
-Sabato 15 ottobre:
Margherita
Monaco, Simone Lessio.
-Domenica 16 ottobre:
Beatrice
Pregnolato.
NOZZE ALL’ALTARE
Sabato 24 settembre:
Battistella
Mauro e Gaggio Flavia.
Domenica 25 settembre:
Ceolin
Federico e De Pol Stefania.
Domenica 2 ottobre:
Tognacci Andrea e
Rosa Mascia.
Sabato 8 ottobre:
Lapenta Marco e
Cassibba Laura.
NOZZE D’ORO
Sabato 8 ottobre hanno celebrato il loro 50° anno di matrimonio
Renato e Ileana Callegari.
BRUNO MAGRO
Martedì 25 ottobre abbiamo affidato al Signore l’anima di
Bruno Magro di 65 anni, sposato e padre di Alberto e Alessandra e da
poco felicemente nonno. La famiglia e chi l’ha conosciuto lo
ricorda per la sua generosità e semplicità. Dopo aver
vissuto l’infanzia e l’adolescenza a Carpenedo
iniziò fin da giovane a lavorare nell’ambiente alberghiero
a Venezia e questa diventò la sua professione. Capace di
incontrare persone di ogni estrazione sociale con cordialità non
mancò di trovare tempo per la Carità anche aiutando i
fratelli lontani del Kenia attraverso i padri missionari.
PUNTI DI DISTRIBUZIONE DI “LETTERA APERTA”
Edicola Piazza Carpenedo 157/a – Negozio Giornali
“Bettuolo” via Trezzo 2 – Panificio Busso
“Bottega del Pan” via Trezzo 4 – Alimentari De Marchi
Michela via Trezzo 20 – Alimentari Zanta via Goldoni 42 –
Panificio Bello via Vallon 35/d – Macelleria da Valentino via
Vallon 37 – Rivendita tabaccheria lotto n.155 via Vallon
10/e – La Risuolatrice di Salvatore via San Donà 36
- La Gastronomia via S. Donà 82 – Edicola
“Barbon” via S. Donà 131 – Panetteria Marton
via S. Donà 151 – Coop Carpenedo via S.
Donà 166 – Macelleri Fabio e Franco via Ca’ Rossa
155 – Forneria Cafè via Ca’ Rossa 97/a – Vini
e Liquori Furlanetto via Ca’ Rossa 110 – Negozio
giornali MWM via del Rigo 2/a – Macelleria da Diego Rotonda
Garibaldi 130/c – Frutta e Verdura Angelon viale Garibaldi 147/f
– Zanini Market Despar viale Garibaldi 44/e – Panificio Pan
Bon viale Garibaldi 147/e – Alimentari Brolati Adelina via Passo
Falzarego 1.