Presentazione progetto
del nuovo "LUX"

Introduzione di don Danilo

Don Danilo mentre legge il discorso qui riportato

Grazie a tutti i rappresentanti dell'amministrazione civica e della vita politica ed economica del nostro territorio che hanno accolto il nostro invito e hanno desiderato partecipare.
La nostra comunità cristiana, questa sera ampiamente rappresentata, è felice di poter presentare a tutta la cittadinanza il progetto definitivo per la ristrutturazione di quel cinema "Lux" conosciuto da tutti i bambini a cavallo degli anni 70 e 80.
Desideriamo ritrovare la gioia di riconoscerci in un luogo di incontro comune che completi l'abbraccio della nostra bella chiesa parrocchiale.
Desideriamo custodire la vocazione di questa parrocchia ad essere "segno" semplice e fedele per questo territorio in vista di una vita comune, pronta a farsi strumento di pace, di carità e di speranza.

Nella nostra fragilità desideriamo testimoniare il nostro decisivo incontro con Gesù Cristo Risorto, Luce che sconfigge la notte del peccato, della sofferenza e della morte.
L'incontro con il Risorto diventa la sorgente dell'impegno ad edificare l'incontro con tutti, ad offrire luoghi per ascoltarci, per condividere, per nutrire il senso della vita, per essere sostenuti nelle difficoltà del cammino.

Un edificio chiamato "Lux" non può non richiamare il dono di quella Luce che sfolgora definitivamente al mattino di Pasqua e nello stesso tempo evoca il desiderio di ogni uomo e di ogni donna di vivere "nella luce" per poter vedere la strada, riconoscere i volti, distinguere i colori, evitare gli ostacoli, riempirsi il cuore di speranza e di serenità.

Anche il dipinto alla mia destra ricorda a tutti che Maria, Madre di Gesù, è la Donna vestita di sole.

Ristrutturare il Lux e rinnovare gli spazi del patronato è un altro dono per la luce della nostra comunità nel nostro territorio dopo la sistemazione della Scuola materna, del Ritrovo, dei campi del patronato, delle parti strutturali della canonica, il restauro della chiesa, la costruzione dei tre Centri don Vecchi, il prossimo restauro del campanile.

Molte di queste opere sono frutto dell'attività instancabile di don Armando insieme a tanti sacerdoti, ad una comunità sempre pronta a coinvolgersi, ad una amministrazione civica disponibile a fare la sua parte insieme agli operatori della vita economica.

Oggi, nel ringraziare per questo percorso compiuto, che permette di iniziare anche l'opera presentata stasera, desideriamo chiedere sostegno a tutti per il nuovo passo.

Tutto questo, per una comunità che trova sempre più la gioia di essere Famiglia di famiglie, che ritrova la gioia di incontrarsi per riconoscersi appartenente ad una comunità cristiana e alla comunità civile.

Una comunità che rinnova le strutture di un luogo per potersi conoscere, confrontare, ed essere sempre più pronta ad annunciare il Vangelo, a raccogliere la sfida urgente dell'educazione delle nuove generazioni e della carità verso le vecchie e le nuove povertà.

Dagli infanti del Germoglio ai novantenni del Centro don Vecchi: un cammino in cui la famiglia rimane il punto nodale e la cellula necessaria per proseguire il pellegrinaggio nel terzo millennio.

Ringrazio tutti coloro che hanno permesso una serata così bella, in particolare gli architetti che hanno faticato per preparare tutto in tempo.

Ora lascio finalmente la Parola alla bellezza della musica che con i suoi silenzi, il suo ritmo e la sua melodia ci insegna cosa significa edificare insieme la comunità valorizzando il carisma di ciascuno.

Al termine del breve concerto un membro del consiglio per gli affari economici e gli architetti stessi presenteranno nel dettaglio il progetto di ristrutturazione.

Buona serata a tutti e grazie ancora per la vostra presenza.

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esecuzioni della Corale e del Quintetto Carpinetum