Inaugurazione del nuovo "LUX"

Intervento del Patriarca Angelo Scola

Un momento dell'intervento del Patriarca Angelo Scola

Desidero esprimere la mia gioia nel vedervi così numerosi qui convenuti questa sera per inaugurare questo preziosissimo rifacimento.

Credo che la decisione di "rigenerare" una struttura gloriosa come questa, sia l'emblema di ciò che la Provvidenza sta chiedendo in questo tempo sia nella Chiesa che nella società. Tutti noi avvertiamo essere un tempo di grandissimo cambiamento, di rapidissimo e convulso cambiamento che non sarà privo di elementi di ombra, di dolore e sacrificio.

Qual è la garanzia di un autentico cambiamento? Non è eseguire l'inedito, ma è la capacità di innestare il nuovo sull'antico ed è quello che voi avete fatto con quest'opera. Avete innestato una nuova architettura, un uso nuovo dello spazio, sull'edificio carico di memoria storica. Avete riportato alla luce segni bellissimi della storia di questa comunità aprendo lo spazio "antico" alla concezione nuova suggerita dal "disegno" moderno.

La medesima cosa dobbiamo fare nella comunità cristiana e nella società civile. Guardare il futuro significa innestare il nuovo sull'antico, guai perdere la tradizione, guai trascurare la cura delle generazioni. Ecco il senso di questo luogo, soprattutto "luogo educativo": guai spezzare la catena delle generazioni, ma anche guai pensare di poter curare le generazioni restando ancorati in maniera rigida ad un passato. Bisogna aprirsi al nuovo ma senza perdere il bene che ci viene dal passato.

La comunità cristiana e la comunità civile s'incontrano in questi spazi e questo è l'uso migliore dell'architettura.

L'architettura di un tempio, di una chiesa, di una casa è l'esito finale di un processo vitale.

Ad esempio, il "tempio" cristiano prima di essere un edificio è la collocazione e il convenire di tutti i cristiani per partecipare alla persona e alla vita stessa di Cristo attraverso il rito eucaristico illuminato dalla parola di Dio. Il tempio è solo l'ultima fase, l'ultimo atto, di questo processo. La logica di questa visione della Chiesa si estende proprio a tutte le realtà che sono sempre attorno al tempio: i patronati o gli spazi che nascono intorno alla chiesa sono per eccellenza luoghi vissuti stando dentro ad un processo di maturazione di tutta quanta la comunità. Io credo che questo "Lux" ristrutturato sia un simbolo decisivo per il futuro complesso ed affascinante che sta già irrompendo nella nostra storia. Un simbolo decisivo per l'apporto che voi, cristiani di Carpenedo, siete chiamati a dare ad una società civile plurale "post-secolare" comunque abitata da uomini e donne che non potranno mai eludere la domanda religiosa, la domanda sul senso della vita.