Alla Comunità parrocchiale dei SS. Gervasio e Protasio di Carpenedo
Carpenedo, 15 maggio 2005
Festa di Pentecoste
Carissime e carissimi,
la fantasia dello Spirito Santo, attraverso la scelta da
parte del Patriarca Angelo, tra pochi mesi mi porta in mezzo
a voi come Parroco.
Io accolgo con gioia e con trepidazione questa chiamata.
E’ una chiamata singolare: io sono stato battezzato
proprio nel fonte della nostra chiesa il 18 agosto 1963.
Prego il Signore di donarmi la forza e l’entusiasmo per
“riconsegnare” alla Comunità dei SS.
Gervasio e Protasio di Carpenedo quella Fede che il giorno
del mio Battesimo ho “ricevuto” attraverso il
Sì dei miei genitori.
Da quando ho avuto la conferma della mia nomina ho iniziato a
pregare il Signore per voi; chiedo anche a voi di pregare per
me. Chiedete al Signore di aiutarmi ad essere pastore
“buono”, pronto ad individuare e tracciare
insieme con voi i sentieri della Speranza per questo nostro
Tempo e in questo territorio.
Vengo in mezzo a voi con il grande desiderio di
“raccontare” la Misericordia e la Bellezza di
Dio, il Padre di Gesù Cristo.
Annunciare la Parola, vivere con voi i Sacramenti – in
particolare l’Eucarestia della Domenica - , riconoscere
il Volto del Signore specialmente nei più piccoli e
nei più giovani, nei poveri, negli anziani, negli
ammalati, nei bisognosi, cogliere il disegno di Dio e guidare
tutti sulla Strada della vera Vita: …
responsabilità magnifiche e drammatiche, impossibili
da gestire con le mie sole forze, impossibili senza la
Grazia.
In questa Domenica di Pentecoste invoco il dono dello Spirito
Santo perché mi aiuti a tener fisso lo sguardo su
Gesù, il Crocifisso Risorto; invoco lo Spirito Santo
su tutta la nostra Comunità perché ci doni di
camminare insieme. E’ sempre motivo di gioia scoprire
quali e quante “opere belle” sa compiere il
Signore con la nostra piccolezza, quali capacità sa
“tirar fuori” da ognuno di noi.
Una cosa è certa: sarò chiamato a mietere dove
altri, da tempo e con cura, hanno coltivato.
Ringrazio in particolare don Armando per l’apertura di
cuore con cui mi ha accolto e per la sua disponibilità
a continuare a servire il Signore in mezzo a noi.
Depongo trepidazioni, preghiere e desideri nelle mani
dolcissime di Maria, Madre di Dio e Madre della Chiesa:
interceda per tutti noi, invochi su ciascuno di noi la Grazia
di essere testimoni del suo Figlio Gesù nella vita di
ogni giorno, fino agli estremi confini della terra.
Con gioia, nel Signore,
Don Danilo Barlese
© Parrocchia di Carpenedo - Mestre (VE)