I parroci di Carpenedo

Don Osvaldo Moretti 1827-1831

Originario di Concordia, in quel seminario ebbe l'ordine sacerdotale ed essendo profondo studioso di teologia, già all'età di 29 anni gli fu affidata la parrocchia di S. Salvatore in quel di Udine. Nel seminario del paese natio fu maestro dell'arte musicale, cui era particolarmente portato, come pure fu valente esecutore. Passò poi Parroco di Maniago e in seguito di Croce di Piave. Venne infine a Carpenedo nel dì 18 novembre 1827, essendo già in età di 69 anni. Uomo di indole dolce, adattabile, eccellente nel sapere, portato verso la spiritualità, pregi sostenuti da una salute vegeta e vivace che faceva presagire una lunga permanenza (nonostante l'età) che non avvenne in quanto rinunciò a questo beneficio parrocchiale il 13 di aprile 1831. Durante la sua breve permanenza si dedicò alla cura religiosa ampliandone ìe espressioni, introducendo le preghiere pubbliche per gli agonizzanti confratelli del Santissimo, istituì un triduo nei primi tre giorni della Settimana Santa con esposizione del Santissimo. Morì a Zcnson di Piave il 14 novembre 1842 dopo lunga malattia.

T tempi in cui operò Don Moretti furono abbastanza tranquilli perché le turbolenze sociali sfociate col famoso manifesto di Carlo Marx (1848) non s'erano per nulla fatte sentire nel piccolo Borgo di Carpenedo che da paese agricolo, non risentiva delle transizioni che andavano maturando nel mondo delle prima industrializzazione.

Mappa antica della parrocchia

Antica mappa con la Chiesa antecedente all'attuale, il sagralo e la casa del Piovan in cui abitò don Morelli.

Via San Donà nell'ottocento

Via S. Donà come appariva nell'ottocento.
Del Capitello che si incontra sulla destra, ora demolito, rimane la Madonna incastonata nell'urna del mobilificio Carraro.

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