Cresime 2010

Riflessioni di due genitori

La sera di venerdì, durante la liturgia penitenziale, quando quasi timidamente ci accostiamo ai sacerdoti per la confessione, si capisce che c'è in gioco qualcosa d'importante, che il passaggio della Pasqua si sta realizzando per i nostri figli. Sabato è una grande festa, è la loro festa da protagonisti, e noi che il giorno del Battesimo li tenevamo in braccio, restiamo dietro le transenne, in secondo piano...

Il giorno dopo la Cresima, passata l'emozione della festa, don Danilo commenta il Vangelo dell'incontro del Risorto con i discepoli radunati nel cenacolo (Gv 20,19-31), e riscopri che Cristo entra nella nostra vita a porte chiuse e resta insieme a noi.

E mentre pensi ai tuoi figli ormai grandi che con la Confermazione sono diventati "cristiani per adesione personale superando la tradizione familiare" ti senti sereno perché sai che non saranno mai soli, che anche nelle difficoltà, quando le porte del loro cuore saranno chiuse, Lui entrerà per portare la pace.

E le parole di Giovanni Paolo II "non abbiate paura, aprite le porte a Cristo" che nel giorno della sua elezione risuonarono in piazza San Pietro e nel nostro cuore di adolescenti, ci ritornano alla mente mentre monsignor Centenaro parla ai nostri ragazzi esortandoli ad essere coraggiosi, a saper cogliere i segni dello Spirito e a seguire Gesù. Comprendi allora ogni giorno di più che i figli ti sono stati dati in dono, che non sono tuoi, che devi "nutrire i loro sogni e poi lasciarglieli realizzare. E se ci riusciremo un giorno saranno pronti a volare, apriranno le ali al vento e saliranno nel sole. E quando verrà il momento speriamo solo di ricordare che è ora di farci da parte e di lasciarli andare".

Cari saluti,
Paolo e Laura

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