Il Presepio del 2010

Presentazione

Ma a Betlemme Gesù vi è nato dav­vero? Matteo e Luca lo attesta­no unanimi, e per questo Be­tlemme è stata da sempre ri­conosciuta la città natale di Ge­sù e sede della Basilica della Natività in cui si ammira il luogo preciso contrassegnato da una stella d' argen­to con la scritta Hic de Virgine Maria ]esus Christus natus est.

Se il luogo (e la data) della nascita di Gesù è oggetto di studio da parte dei più stimati esegeti, il Gruppo dei Presepisti della nostra Parrocchia hanno pensato bene di individuare questo luogo dalle nostre parti, in una di quelle tante case di campagna che si possono trovare appena un po' fuori dai centri urbani. Come avviene ormai da parecchi anni, anche quest'anno il Gruppo si è messo per tempo all'opera in modo da giungere puntuale al consueto appuntamento natalizio.

A dire il vero, in un primo tempo si era temuto che a mettere il classico "bastone fra le ruote" fossero i lavori per il consolidamento della volta della chiesa, lavori che richiedono grosse impalcature di tubi "Innocenti", ma va dato merito alla Ditta incaricata di questi lavori di aver lasciato libero nei tempi pattuiti l'altare laterale destinato ad accogliere la rappresentazione della Natività. Se ne può cogliere subito l'iconografia abituale, la stessa che utilizziamo quando allestiamo il Presepe di casa nostra. Eppure ci fu un tempo in cui la tradizione vedeva Giuseppe in disparte, quasi a fare un passo indietro rispetto all'evento che vede al centro la Madre con il proprio Figlio.

Fra lui e la Vergine, adagiato per terra, nudo, è il Figlio dell'Altissimo che per culla ha solo un po' di paglia. A riscaldarlo i buoi della stalla vicina ed un asino già carico del basto, quasi a presagire il viaggio che tra poco dovranno intraprendere per sfuggire alla crudeltà di Erode. Tutto attorno gli arnesi che ricordano le attività contadine, le cassette con la frutta appena raccolta, il mulino che gira lento la sua ruota. E tutto con la massima attenzione per i particolari.

È sempre una grande emozione sostare davanti alla rappresentazione della Natività perché la nascita di un bambino reca sempre in sé un disegno: quello di Cristo è chiaro, non nasconde nulla, anzi meditando davanti ad esso è più facile comprendere anche il nostro.

Grazie Beppi, grazie Giulio, grazie Franco per questa magia che siete riusciti a creare ancora una volta. Anche quest'anno vi siete superati.

Cesare Rallo

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