Sintesi del verbale del
Consiglio Pastorale Parrocchiale
del 15 settembre 2010
I lavori della serata sono iniziati riascoltando le parole del nostro
Patriarca Angelo dal suo intervento:
"DESIDERARE DIO. CHIESA E POST-MODERNITÀ"
Imparare la grammatica della lingua con cui Dio ci parla significa
considerare quali siano i luoghi essenziali dell'umano in cui continuamente
si attua il Suo rapporto con noi.
- Il primo "luogo" è l'esperienza umana elementare
colta nella sua radicalità e integralità
- Il secondo luogo essenziale dell'umano in cui attua anche il
rapporto con Dio è la relazione con gli altri.
- Il terzo luogo è relativo alla domanda sulla
fragilità umana e soprattutto circa il male, in particolare circa il
peccato, il male compiuto da me. Esso, con il suo seguito di sofferenza, di
dolore e di morte ha l'inconfondibile marchio della divisione (questo
invoca salvezza e misericordia - n.d.r.)
La grammatica del narrare Dio può essere solo testimoniale. Il
testimone è colui che ridesta nel suo cuore la nostalgia del
desiderio di Dio. Questa nostalgia ha un nome semplice e luminoso:
santità".
La prossima assemblea parrocchiale è un dono per ripartire
assieme attorno alla Parola di Dio, per riflettere assieme su quanto il
Signore ci chiede; è importante ritrovare le motivazioni e definire
le mete comuni destinate ad edificare la nostra Comunità. La
dimensione vera e profonda della nostra fede ha bisogno di radicarsi nella
celebrazione dell'Eucaristia, nell'ascolto della Parola di Dio, nella
preghiera, nell'attenzione a chi ha bisogno e nel perdono.
A partire dagli "snodi" fondamentali: Annuncio e Nuova
Evangelizzazione, Liturgia, Carità
- Come puntare tutti nella stessa direzione, condividendo la passione,
facendo crescere l'attenzione alla carità?
- Come far fiorire una Comunità che trasmetta desiderio e
susciti interesse per Cristo?
- Su quali attenzioni pastorali convergere per coinvolgere tutti, in
particolare gli adulti?
Riportiamo la sintesi degli interventi della serata:
- raggiungere ogni famiglia, diventando messaggeri coinvolgenti capaci
di condividere iniziative mediante inviti personali; una formazione
ordinaria alimentata da una pastorale intergenerazionale può essere
di grande aiuto al rinnovamento. Inoltre uno stimolo al coinvolgimento
può arrivare dal promuovere una spiritualità della comunione,
quale principio educativo fondante, con lo sguardo puntato sul mistero
della Trinità, capaci di condividere gioie e sofferenze, di
accogliere e valorizzare il prossimo come dono di Dio.
- l'ascolto della Parola è carente, essa invece deve essere la
fonte a cui ispirare l'agire di tutti i giorni. Su questo obiettivo è
importante e necessario l'impegno di tutti.
- l'esperienza dei gruppi di ascolto è stata molto positiva e
illuminante, ha creato confidenza fra le persone, aiutandoci a vicenda a
sentire che alla radice c'è Cristo.
- il benessere fittizio di oggi mette il cemento ai piedi, la cultura
del momento è coinvolgente al punto che non si ha bisogno di Cristo,
ma poi manca qualcosa ... Bisogna iniziare ad esagerare in ogni ambito con
la consapevolezza che quello che facciamo ci far star bene, suscitare ed
educare al desiderio di vivere in Cristo, per scoprire e gustare questo
star bene in comunità.
- la nostra attuale società si sta frammentando e la stanchezza
rischia d'avere il sopravvento, diventano sempre più difficili i
percorsi educativi con gli adolescenti. E' necessario riscoprire la
semplicità dello stare assieme.
- la secolarizzazione della nostra società si scontra con lo
star bene nella comunità cristiana, la Chiesa viene percepita come
il luogo del no e del divieto, d'altro canto per molti la fede è un
fatto privato. E' necessario giocarci per far capire che relazioni buone
possono scardinare pregiudizi e chiusure crescenti.
- raggiungere ogni famiglia aiuta a ridestare nel cuore la nostalgia
del desiderio di Dio; inoltre il fatto educativo deve necessariamente
coinvolgere le famiglie, nonostante le tante difficoltà. Va
sottolineato che lo star bene nella comunità cristiana è
possibile in forza del Sì a Cristo.
- il cammino di ispirazione catecumenale per l'iniziazione cristiana
dei ragazzi sta permettendo di raggiungere le famiglie e coinvolgerle, il
passo che stiamo facendo forse richiede tempo, ma sta motivando in
profondità e su percorsi diversi.
Sono seguiti alcuni aggiornamenti e informazioni sulle attività
pastorali (pubblicati poi di volta in volta su
Lettera Aperta).