Sintesi del verbale del
Consiglio Pastorale Parrocchiale
dell'1° dicembre 2009

Fa', o Signore Gesù, che, per intercessione del Santo Curato d'Ars, le famiglie cristiane divengano "piccole chiese" in cui tutte le vocazioni e tutti i carismi, donati dal tuo Santo Spirito, possano essere accolti e valorizzati"

L'impegno a far crescere il tessuto della nostra comunità ci rende attenti a cogliere le tracce che il Signore ci lascia nel quotidiano, condividendo uno sguardo di fede. L'antico impianto catecumenale diviene un aiuto prezioso per ritrovare freschezza e passione, è un ritornare alla sorgente, dando senso ai gesti e rendendo testimonianza dell'incontro con il Signore. Sono però necessari dei punti di forza, primo fra tutti la comunità cristiana. Essa ha il compito di far incontrare, di aiutare a crescere, di accogliere, di accompagnare, di voler bene. Segue il primo annuncio, che è l'ossigeno, esso si nutre dell'ascolto della Parola, del chiedere perdono, dell'Eucarestia, della crescita nella carità. Così una comunità cristiana diviene stimolante e provocatoria. I segni della liturgia educano a incontrare il Signore, non sono una formalità. Ed infine lo stile di vita. Questi tre ultimi pilastri sono piantati nella base, data dalla comunità cristiana. In tale prospettiva diventa possibile la realizzazione delle quattro dimensioni della Visita Pastorale e l'intersezione feconda fra il percorso di iniziazione alla fede ed educazione al gratuito.

E' seguita la suddivisione dei presenti in tre gruppi di lavoro:

  1. La malattia, il disagio, il bisogno e le tante altre sfaccettature quotidianamente abbracciate da chi è impegnato in prima linea nel servizio diretto al prossimo, richiedono attenzione, impegno, incontro ed un percorso comune da tracciare.
  2. Le famiglie trasmettono la vita e la fede alle nuove generazioni - proposte ed interrogativi.
  3. Quali attenzioni avere per avviare un percorso d'integrazione e di supporto a chi da tanti anni fa del bene al servizio dei fratelli.

La sintesi del lavoro del primo gruppo: appare di grande rilievo, per formare una cristiana base comune, il conoscersi. Valida e con risultati incoraggianti è la riunione mensile degli operatori della carità. Si conoscono le persone e si scambiano notizie sulla operatività di ogni singolo gruppo. È da seguire e persistere in questa iniziativa, allargandola ad altre realtà presenti in parrocchia e migliorandola nei propositi che comunemente e assieme si fanno in modo che non rimangano tali e abbiano un seguito concreto.

Fondamentale è per tutta la comunità, perché essa abbia un costante sostentamento alla propria fede, la liturgia domenicale. Il cristiano è anche colui che partecipa alla vita civile, ha una famiglia, è un lavoratore che si rapporta con gli altri nell'attività che lo impegna, partecipa socialmente nelle istituzioni. Su questo si riconosce che la politica è il mezzo naturale e più rapido per rapportarsi e per attuare la giustizia che mai deve essere sostituita dalla carità.

Dal confronto delle diverse esperienze nel secondo gruppo di lavoro sono emerse le seguenti attenzioni:

Nel terzo gruppo: è emersa la grande difficoltà di realizzare il rinnovamento generazionale. Come primo passo è necessario portare a conoscenza di tutti quanto viene fatto. Inoltre non è più possibile prescindere dal coordinamento dei bisogni e delle necessità. Bisogna avere l'attenzione di non generare un grande e pericoloso senso di paura in chi avrebbe il desiderio di rendersi disponibile, ma che teme la gravosità dell'impegno e soprattutto la sua durata per sempre! è necessario ritrovare ed utilizzare spazi di comunicazione, come "lettera aperta". è importante avere il coraggio di ammettere eventuali errori e fallimenti. Bisogna saper convogliare le risorse disponibili diversificando le aree d'impegno. Avere il coraggio di fare proposte forti ed esigenti. Mantenere uno sguardo e collegamenti costanti con il vicariato. Il servizio è sia per i giovani, che per gli adulti, offrendo anche la possibilità di un impegno limitato nel tempo, in tal modo diventa più facile il coinvolgimento.