Sintesi del verbale del
Consiglio Pastorale Parrocchiale
del 1° aprile 2009

La preghiera iniziale con l'invocazione allo Spirito ha aperto i lavori della serata. La rilettura della lettera di convocazione del Consiglio Pastorale Parrocchiale (CPP) è stata accompagnata da alcune sottolineature di Don Danilo destinate ad individuare il passo ulteriore da compiere nel cammino di costruzione della nostra Comunità. In primo luogo sono state rilevate le difficoltà dei nostri gruppi ad aprirsi verso l'esterno, a comunicare, ad organizzarsi in momenti ed esperienze comuni.

Di conseguenza come aiutare la nostra Comunità a maturare? Quali sono le problematiche emergenti? Quali proposte?

Con l'obiettivo di rendere più vivo il confronto e di raccogliere più facilmente il contributo di tutti, il CPP si è suddiviso in tre gruppi di lavoro.

Il frutto del lavoro dei gruppi ha offerto differenti riflessioni e stimolato il confronto.

Le righe che seguono raccolgono gli elementi più importanti emersi dalle presentazioni e dal dibattito.

I punti fissati e poi condivisi hanno innanzitutto sottolineato la necessità di una maggiore conoscenza e coordinamento; il bisogno di una maggiore curiosità l'uno per l'altro, curiosità nel scoprire cosa fanno le altre realtà, ponendo alla base un indispensabile cammino di crescita di ogni singola persona. Bisogna anche essere testimoni appassionati, attenti, capaci di coinvolgere chi incontriamo con semplicità ed entusiasmo. La Comunità è una famiglia allargata! E' pensabile che piccoli passi possano aiutare l'integrazione, ad iniziare dall'attenta condivisione delle attività proposte nel calendario pastorale, ad un utilizzo più efficace del sito internet della parrocchia, condividendo la pianificazione delle varie attività. La figura del Parroco è comunque un riferimento essenziale ed insostituibile. Sono state ribadite l'autonomia e le peculiarità di ciascuna realtà, che non dovranno mai prescindere da un confronto vitale.

Il primo obiettivo evidenziato è un'auspicabile maggiore comunicazione fra i diversi gruppi, identificando tre possibili punti focali: la carità, la catechesi, la liturgia.

Ci si è anche chiesto: "All'interno di ciascun gruppo ci sentiamo parte di una Comunità? Ciascuno si fa carico dei problemi degli altri gruppi?"

Sicuramente il modo migliore per conoscersi è lavorare assieme, ad esempio la domenica a tempo pieno è un'ottima occasione per stare assieme e scambiare esperienze.

Una vera emergenza è rappresentata dall'invecchiamento anagrafico dei componenti di alcuni gruppi, come la San Vincenzo; la carità è sempre stata la primo posto nella nostra Comunità e quindi ognuno deve farsi carico di questo problema.

Attenzione all'angolatura con cui si osserva la realtà: si può pensare che alla San Vincenzo sono pochi, in realtà la Parrocchia tutta non fa fronte la problema della carità.

Si identifica un punto fermo: la carità è una scelta della Comunità.

Don Danilo nel richiamare l'importanza del lavoro della serata, ricorda che questo rappresenta il primo passo per prendere coscienza del senso comunitario:
bisogna pregare gli uni per gli altri, vivere i Sacramenti, ascoltare la Parola e sulla stessa linea adeguare il fare.

In sintesi:

Il risultato finale è il coinvolgimento di molti! Educare una Comunità è un cammino lungo, da fare tutti assieme.

Come CPP iniziamo a mettere in moto l'attenzione di appartenere ad una Comunità, maturiamo una sensibilità, in modo che tutta la Comunità sappia accogliere, crescere, maturare, rispondere, perché ha capito che è bello lavorare assieme dopo aver colto la sua appartenenza a Cristo. E' questo il motivo grande per cui ci si gioca, senza se e ma, tutti assieme.

Segue la presentazione della Lettera Pastorale del nostro Patriarca, e l'annuncio della Seconda Assemblea Ecclesiale convocata per domenica undici ottobre prossimo. Lo scopo di questa importante tappa è di documentare quanto la Visita pastorale ha suscitato e sta suscitando; si intende pertanto approfondire il ricorso alla testimonianza, privilegiando il racconto di qualche dono ricevuto. La testimonianza deve inoltre esprimere la bellezza del cambiamento avvenuto nella Comunità per la presenza del Signore risorto.

Le quindici realtà presenti sono state invitate a raccogliere le testimonianze più significative capaci d'esprimere un passo in avanti nella fede, vissuto come Comunità nel suo insieme. Queste verranno presentate al prossimo CPP, e ne verranno scelte alcune da inviare all'Assemblea Ecclesiale.

Tutto il lavoro sulle testimonianze sarà raccolto e sarà punto di partenza importante per l'Assemblea Parrocchiale fissata per il mese di settembre.

In chiusura dei lavori sono stati riassunti tutti gli importanti appuntamenti della Settimana Santa.